Choose to evolve

04 gennaio 2023

Evoluzione

Evoluzione: graduale sviluppo.

L’evoluzione è movimento. L’evoluzione è il futuro. L’evoluzione è una scelta. 

Choose to evolve.  

L’evoluzione come principio fondamentale

La parola italiana “evoluzione” deriva dal termine latino evolutio che indicava “l’atto di svolgere, dispiegare o aprire“.Tale termine ha origine, a sua volta, dal verbo ēvolvere – formato dal prefisso ex- e dal verbo volvere che indicava “l’atto di girare”. Parole come volta, ma anche revolver, sono derivate proprio da questo termine. 

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Orme 

Girare, ruotare, pivotare – tutto in FritsJurgens gravita attorno a queste semplici azioni. Ogni giorno, scegliamo di evolverci: di muoverci, di costruire il futuro seconda la nostra visione. Nello sviluppo del genere umano, la scoperta di nuove tecnologie ha sempre rappresentato un passo in avanti fondamentale. Ma quali sono le orme che segue l’umano che scopre, crea e si evolve nel suo cammino di evoluzione?

Cambiamento graduale 

Anche il termine francese “evolution” ha le stesse origini di quello italiano, anche se originariamente trovava impiego in campo militare. Nel XVII secolo, la parola faceva riferimento allo “scarto o ai movimenti operati dai soldati sul campo di battaglia”, ossia, per esempio, ad eventuali cambi di posizione, di fronte o di formazione.

A partire dalla metà del XIX secolo, la parola inzia ad essere comunemente utilizzata per indicare un “cambiamento graduale” assumendo un significato opposto al termine “rivoluzione”: “cambiamento improvviso e radicale” ed una sempre maggiore diffusione grazie al suo utilizzo nell’ambito della teoria evoluzionistica di Charles Darwin.

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L’impatto sull’evoluzione

Tutto ciò che ci circonda è soggetto agli ineluttabili quanto spesso atrocemente lenti capricci della teoria evoluzionistica cui Darwin deve la sua celebrità: dalle cellule del nostro corpo alle foglie che cadono in giardino d’autunno. 

Nel corso dei millenni, l’homo sapiens, forte della postura eretta e di un cervello voluminoso, ha indotto rapidi mutamenti nella definizione di “evoluzione” e nello sviluppo del mondo e della vita che ci circonda. 

Una vita più facile 

Ci sono voluti milioni di anni perché i nostri antenati imparassero a fabbricare strumenti più complessi. Oggi, le tecnologie si susseguono in rapida successione e non pensiamo neppure più a quanto tempo sia occorso prima che i nostri antenati, dopo essersi stanziati stabilmente in un unico luogo, iniziassero ad inventare tecniche che ne agevolassero la vita di tutti i giorni. 

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Se i nostri antenati lavoravano, cacciavano o cercavano di procacciarsi cibo per giorni, o talora anche settimane o mesi di fila, noi troviamo ad accoglierci a casa  la nostra amica immaginaria Alexa che accende la TV al nostro posto o cerca per noi il nostro programma di cucina preferito. 

Il dono di Prometeo

Le persone sono sempre state impegnate a migliorare le proprie condizioni di vita. Questo impegno ha assunto ogni forma possibile, anche se quella che ci appare senza dubbio più evidente è quella incarnata dal mondo della tecnologia. É il momento di un rapido viaggio attraverso i secoli.

Iniziamo con il dono fatto all’umanità da  Prometeo: il fuoco. Il controllo del fuoco ha rappresentato un importantissimo punto di svolta nello sviluppo del genere umano. Questa abilità regalò all’uomo la sua prima fonte di energia. Grazie al fuoco, i nostri antenati poterono, tra le altre cose, stanziarsi permanentemente in terre fertili e garantirsi una fonte di cibo continuativa determinando una crescita della popolazione.

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© Wikipedia

Focus 

Col passare del tempo, i falò all’aperto furono gradualmente sostituiti dal focolare. Se nei secoli precedenti i falò avevano rivestito un ruolo di centrale importanza per le comunità, questo ruolo venne ad essere assunto dal focolare, focus in latino, che, a sua volta, consentì di dare vita a numerose innovazioni: la lavorazione del piombo, del rame, del bronzo e, infine, del ferro segnarono l’ingresso in una nuova era. 

Uno netto contrasto

Topografia, astronomia, matematica, il calcolo del tempo, il telescopio, il microscopio e la polvere da sparo – nel giro di pochi secoli le tecnologie sviluppate dall’homo sapiens andarono a scavare un netto solco rispetto a ciò che i nostri antenati avevano a loro disposizione. Alla fine del  XVIII secolo, il motore a vapore segnò l’inizio della  rivoluzione industriale – la macchina a  vapore inventata da Erone di Alessandria (10-70 AC) giunse solo un po’ troppo in anticipo. 

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© Wikipedia

La tecnologia

Nel 1722, Johann Beckmann fu il primo ad utilizzare la parola “tecnologia”.  

Tec.no.lo.gi.a: la dottrina che studia le operazioni cui le materie prime vengono sottoposte in un particolare settore dell’industria; dottrina che studia le operazioni e gli strumenti tecnici 

Risalgono a qualche tempo più tardi l’esperimento con l’aquilone condotto da  Franklin nel quadro delle sue ricerche sull’elettricità e la fortuita scoperta della penicillina da parte di Fleming. 

Dalla guerra all’high-tech

Negli anni successivi, tanto il mondo quanto la tecnologia furono dominati dal dramma della guerra. Radar, computer, razzi, motori a reazione e sonar sono tutte invenzioni nate sulla spinta delle esigenze belliche. 

Dopo la guerra, la tecnologia è entrata nell’era dell’high-tech: la tecnologia è diventata più intelligente, in alcuni casi, anche più di quanto noi stessi lo siamo. L’invenzione dell’Internet nel 1991 ha avuto un impatto senza precedenti su quello che è il mondo odierno dell’homo sapiens.

Una scelta 

Tutti gli sviluppi illustrati hanno avuto un enorme impatto sulle relazioni tra le persone, non solo a livello individuale, ma anche di intere comunità. Se prima l’evoluzione era qualcosa che ci accadeva, ora ne abbiamo il pieno controllo. Sappiamo scegliere come evolverci.

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Immutata

Ma torniamo a fare un passo indietro nel tempo. Torniamo all’epoca in cui i nostri antenati decisero di stanziarsi nello stesso luogo per periodi di tempo più lunghi o, talora, persino per sempre. Torniamo in un luogo che può essere considerato la culla della tecnologia. In quell’epoca, vide la luce un elemento di fondamentale importanza che è rimasto sstanzialmente immutato nel corso dei secoli.

La porta.

La porta a bilico, per la precisione. 

La prima porta a bilico 

La tecnologia della porta a bilico è semplice ed affonda le proprie radici nella storia. Indizi della presenza di antichissime porte a bilico son stati rivenuti nell’antica città di Persepoli, nel moderno Iran. Vari ritrovamenti fanno ipotizzare la presenza di alcune porte a bilico all’interno della Porta di Tutte le Nazioni, la grandiosa sala fatta erigere dal re achemenide Serse I tra il 486 ed il 465 a.C.

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Perno inferiore di un antico portale a perno. Persepoli, Iran moderno
© Wikipedia

Portale pivotante

Un incavo rinvenuto nei pressi del monumento nell’antica città di Persepoli, nel moderno Iran, accoglieva con tutta probabilità il cardine inferiore di un antico portale a bilico. Queste antichissime porte a bilico ruotavano su perni che si inserivano all’interno di appositi fori presenti sull’architrave e sulla soglia. Un altro grandioso esempio sono le porte in pietra di Hampi, India.

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Porte di pietra a Hampi, in India
© Fotografo Shriram Swaminathan

Pannello pivotante 

Una porta a bilico è sostanzialmente costituita da un pannello pivotante progettabile senza alcuna limitazione a livello formale e dimensionale. Si compone di un'anta, di un sistema pivot, di una cerniera superiore, di una piastra a pavimento e di una piastra a soffitto.

Cerniere pivot moderne

Contrariamente a quanto avveniva per le antiche porte a bilico, quelle odierne non ruotano più attorno ad un prolungamento del loro asse verticale ma bensì grazie ad una cerniera pivot inferiore ed una cerniera superiore. La cerniera pivot inferiore è integrata all’interno di un’apposita cava ricavata sul fondo della porta mentre la cerniera superiore viene integrata a scomparsa nella parte superiore dell’anta. Entrambe risultano invisibili una volta installate.

Le cerniere pivot possono essere installate in qualsiasi punto dell'anta. La loro posizione va a determinare quella dell'asse verticale attorno al quale la porta si troverà a ruotare.

Le prime cerniere FritsJurgens 

Nonostante il loro aspetto ricordi ancora in qualche modo quello dei primi esemplari prodotti dall’azienda, le attuali cerniere pivot di FritsJurgens mostrano evidenti i segni di un’evoluzione che le ha rese sempre più resistenti al passare del tempo. E benché il principio di fondo – quello dell’integrazione della cerniera all’interno dell’anta – sia rimasto invariato, l’evoluzione delle tecniche realizzative non ha conosciuto sosta. Dove c’è spazio per l’evoluzione, quest’ultima è necessaria per continuare a garantire il miglior prodotto possibile. 

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I principi guida di FritsJurgens

Il successo di FritsJurgens è il frutto di una serie di principi che sono rimasti immutati nel corso degli anni: attenzione per il dettaglio, sapienza artigianale, qualità senza compromessi. Questo è ciò che rende le nostre cerniere ”cerniere FritsJurgens”. La scelta di evolverci, la scelta di continuare a svilupparci. Il desiderio di primeggiare e di rimanere sempre al top. 

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Passione per evoluzione

Siamo sempre guidati dalla nostra passione per l’evoluzione – una passione che è parte integrante della nostra visione del futuro. Una visione nella quale  architetti, designer e produttori possono essere fautori della propria evoluzione trasformando un elemento statico in uno dinamico. Nella quale ci possono mostrare ciò che ci circonda da una nuova prospettiva così che, insieme, possiamo disegnare il mondo così come lo immaginiamo ed evolverci insieme. Proprio come il latino volvere indica l’azione di ruotare attorno al proprio asse, così la nostra evoluzione ruota a tutta velocità. 

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