Il design olandese

Il suo impatto sull'architettura moderna e sulla produzione di porte

17 novembre 2023

Pragmatismo unito a un pizzico di umorismo. Questa è in realtà la descrizione dell'olandese medio, che si riflette anche nel design olandese. Questo termine viene utilizzato per descrivere i designer e gli artisti (industriali) affermatisi nei Paesi Bassi intorno al 1990. In questo articolo, faremo un viaggio emozionante nella storia dei designer provenienti dai Paesi Bassi e del design olandese, mostrando l'influenza che questo ha avuto in tutto il mondo e sulle porte contemporanee. Naturalmente, esploreremo anche il modo in cui i prodotti di FritsJurgens si allineano perfettamente a questi splendidi design.

I precursori del design olandese

Gli anni '80 e '90 hanno segnato l'inizio di quello che oggi chiamiamo il design olandese. Negli anni precedenti a questo periodo, sono state create le condizioni che hanno permesso a questi designer e artisti di emergere. Da secoli gli olandesi sono noti per la loro curiosità e ingegnosità.  Basti pensare all'epoca dell'Art Nouveau o Jugendstil, intorno al 1900.

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The Spring, mosaico di vetro
© Leopold Forstner
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Scalinata della Tassel House
© Henry Townsend

La variante olandese di questo stile artistico era meno stravagante rispetto, ad esempio, a quello francese e più in linea con il pragmatico stile di vita olandese. Alcuni sostengono addirittura che l’impegno che i Paesi Bassi hanno da sempre messo nel gestire e contrastare l’acqua assieme al rispetto per la natura stiano alla base di tutta l'arte e il design olandese.

De Stijl

Ciò che indubbiamente costituisce la base del design olandese è De Stijl (che in olandese significa "Lo stile"). Tra gli artisti di questo movimento, che prende il nome dall'omonima rivista fondata durante la Prima Guerra Mondiale dal critico d'arte e pittore Theo van Doesburg, vi sono l'architetto Gerrit Rietveld e il pittore Piet Mondriaan. Questi artisti utilizzavano prevalentemente colori primari e forme geometriche di base. Le caratteristiche del design olandese, come la funzionalità, la facilità d'uso e le originali stravaganze, sono evidenti anche nei loro progetti.

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De Stijl
© Pieter Cornelis Mondriaan

Droog Design

Uno dei nomi che non si può dimenticare quando si parla di design olandese è Droog (che in olandese significa asciutto o sobrio). Renny Ramakers e Gijs Bakker hanno fondato Droog Design nel 1993, in concomitanza con la settimana del design del Salone del Mobile di Milano. Per questa occasione raccolsero le opere dei giovani designer olandesi, spesso realizzate con materiali riciclati, semplici (sobrie), ma anche spiritose. Il successo riscosso dall'esposizione milanese proiettò il design olandese sulla scena mondiale. Nel corso del tempo, Droog si è trasformato da marchio a movimento, galleria e luogo di incontro per artisti.

Moooi

Anche il marchio Moooi (parola olandese che significa bello o grazioso, ma con una O in più) può essere considerato design olandese. Questo marchio è stato fondato nel 2001 dai designer industriali Marcel Wanders e Casper Vissers. Insieme, hanno progettato mobili, lampade e accessori, tutti con qualcosa di speciale rimanendo accattivanti per il mercato. Wanders si è fatto conoscere per la sua Knotted Chair del 1996, ovvero una sedia intrecciata creata per il Droog Design. Questa sedia, realizzata in corda rinforzata con carbonio e resina epossidica, è semplice ma innovativa. Non sorprende che faccia parte della collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMa) di New York.

Semplice ma efficace

Come dicevamo: praticità unita a una nota di umorismo. Se si approfondiscono le caratteristiche del design olandese, si scopre anche la semplicità e l'attenzione alla funzionalità. Niente fronzoli o abbellimenti inutili: un oggetto dev’essere utilizzabile. Data l'enfasi sulla funzionalità e sul minimalismo, si potrebbe quasi pensare che il modo di pensare olandese, ovvero "comportati normalmente, è già abbastanza folle", sia un tratto distintivo. Fortunatamente, un tocco di eccentricità non manca nei progetti. Basti pensare alla cassettiera Chest of Drawers di Tejo Remy del 1991.

Creatività e innovazione

Anche l'uso innovativo dei materiali e il riciclo sono una caratteristica del design olandese, come dimostra Wanders con la sua Knotted Chair. I designer collaborano spesso con scienziati e università. Nel 2006, ad esempio, Joris Laarman ha progettato una sedia in alluminio ispirandosi alla struttura delle ossa.

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Bone Chair
© Joris Laarman Lab

Per farlo si è avvalso di un programma informatico originariamente creato per l'azienda automobilistica Opel per la produzione di componenti più leggeri. Questo programma era in grado di calcolare i punti che necessitavano di maggiore sostegno e quelli che potevano invece essere più sottili. La sua Bone Chair ha attirato l'attenzione di tutto il mondo e oggi fa parte delle collezioni dei musei.

Design sostenibile ed ecologico

Il riutilizzo e il trattamento responsabile dei materiali è una caratteristica distintiva del design olandese. Piet Hein Eek è diventato famoso per i suoi armadi realizzati con legno di recupero. Gli armadi con cui si è laureato alla Design Academy di Eindhoven (nel sud dei Paesi Bassi) nel 1990 sono diventati famosi in tutto il mondo. Eek non sopportava lo spreco di materiali di scarto e iniziò a realizzare mobili utilizzando il proprio legno di recupero, lavorando successivamente anche con gli scarti di acciaio.

Architettura moderna

I principi del design olandese sono evidenti anche nell'architettura moderna. L'accento è sempre più posto sulla sostenibilità, sulla facilità d'uso e sull'equilibrio tra estetica e funzionalità. Questo non si osserva solo nei Paesi Bassi, ma anche tra gli architetti di tutto il mondo. Porte che non sono solo pratiche, ma hanno anche un design straordinario e unico.

Innovazioni nei sistemi di porte a bilico di FritsJurgens

Osservando i prodotti di FritsJurgens, si capisce perché si adattano così bene al design olandese. Le cerniere sono innovative ed essenziali. Progettisti e designer possono utilizzarle per creare porte e interni non convenzionali e fuori dal comune. Inoltre, tengono sempre presente le esigenze dell'utente. Queste porte si aprono facilmente, si chiudono da sole o talvolta non si chiudono. Inoltre, non è necessario danneggiare il pavimento durante l'installazione e il riscaldamento a pavimento non rappresenta un ostacolo. A volte, la porta non è solo una porta, ma anche un divisorio o una libreria. L'innovazione è ciò che facciamo e continueremo a fare in FritsJurgens; le nostre cerniere, ad esempio, diventano sempre più piccole.

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Il nostro nuovo System One

Scopri il System One

Innovazioni nella produzione di porte

Pratiche e belle allo stesso tempo. Lo si nota subito guardando le nostre dieci porte a bilico più apprezzate su Instagram. Il sistema M+ di FritsJurgens, lanciato nel 2020, è in grado di sostenere porte fino a 500 kg di peso. Questo offre ad architetti e designer la libertà di creare un vero e proprio design olandese. Una porta non è più solo funzionale, ma anche innovativa e non convenzionale. Il design intramontabile che caratterizza il design olandese è facile da realizzare. Le cerniere di FritsJurgens non si usurano e non richiedono manutenzione, rendendole quindi sostenibili.

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McAnally porta a bilico d'ingresso
© Gavin Maddock

Cosa vuoi creare?

Il design olandese è diventato parte integrante dell'architettura contemporanea. La sua influenza è visibile in tutto il mondo. Sostenibilità, facilità d'uso, bellezza unita a funzionalità. Su cosa ti concentri? Sorprendici con il tuo ultimo progetto o trova nuove fonti di ispirazione qui. Sai già quale cerniere pivot vuoi utilizzare per la tua porta di design olandese? Trova uno dei nostri rivenditori esperti più vicini a te.

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