FritsJurgens Migliori Porte a Bilico 2021

Ispirazione 23 dicembre 2021

Le FritsJurgens Migliori Porte a Bilico 2020 ci hanno strabiliato – sono state davvero tante le porte a bilico dal design frizzante, smart o semplicemente bello che abbiamo ricevuto da ogni angolo del mondo. Ci siamo chiesti se quelle del 2021 sarebbero state in grado di alzare ancor di più l’asticella e, guardando all’anno appena trascorso, possiamo affermare che, senza dubbio, gli straordinari progetti condivisi con noi nel 2021 ci hanno ancora una volta lasciato a bocca aperta. Ma andiamo al dunque: ecco a voi FritsJurgens Migliori Porte a Bilico 2021.

10. Da questa parte, prego | Harryvan Interieurbouw

Il progetto che apre questa rassegna fa bella mostra di sé all’interno di una delle più grandi sale concerti dei Paesi Bassi: l'AFAS Live di Amsterdam. Si tratta di un’imponente parete pivotante, larga non meno di 18 metri e alta 4,2 metri, che sfrutta in maniera intelligente l’impatto che solo una porta a bilico è in grado di esercitare sull’ambiente che la ospita.

Una volta chiuse, le dodici porte a bilico, il cui design esterno riprende esattamente quello della svettante parete del lounge che le ospita, si fondono senza soluzione di continuità con quest’ultima. Da aperte, con la loro superficie interna di colore nero lucido, le porte riflettono le luci colorate che illuminano l’interno del teatro, creando un contrasto che fa da richiamo per gli ospiti invitandoli ad accedere alla sala: da questa parte, prego!

Harryvan Interieurbouw | Settembre Architectuur | System 3 | Paesi Bassi | Foto: Hans Morren

9. Acciaio contemporaneo | De Rooy Metaaldesign

Al 9° posto della nostra classifica troviamo un progetto che ha per protagoniste porte a bilico in acciaio – non le classiche porte a bilico in acciaio nelle quali spesso ci si imbatte, ma, bensì, porte a bilico dal rivestimento grigio ed un layout unico nel suo genere.

Questa casa ottocentesca di Utrecht aveva bisogno di una ristrutturazione piuttosto importante. Rispettandone la struttura originale, l’architetto d’interni Remy Meijers ha trasformato l'edificio in una moderna casa unifamiliare. Remy ha optato per l’installazione di porte a bilico facenti parte della collezione realizzata per De Rooy Metaaldesign. Si tratta di porte a bilico rivestite con una vernice a polvere color grigio topo, e dotate di maniglie a scomparsa. Caratteristica, quest’ultima, che mette ancor più in risalto l’esclusivo design in vetro e acciaio realizzato su misura.

De Rooy Metaaldesign | Remy Meijers | System M | Paesi Bassi

8. Un’idea grandiosa | air lux

Questo edificio, classificato come edificio di interesse storico, fu costruito nel 1938 su progetto di Fritz Höger. Nel 2021, l’obiettivo che ci si è posti per la sua ristrutturazione è stato quello di andare a creare uno spazio generosamente illuminato, unico nel suo genere, in grado di valorizzare l’esperienza che nasce dall’interazione tra lo storico edificio ed il parco che lo circonda.
Il progetto elaborato dall’architetto Stefan Bruns ha convinto le autorità urbanistiche cittadine; per gli interni l’architetto ha deciso di optare per le porte a bilico TWIN-PIVOT di air-lux. Insieme, queste due porte a bilico danno vita ad una versatile parete flessibile di 6 metri di larghezza e 2,7 di altezza. Protette da una serratura a 4 punti di chiusura provvista di catenacci a comando elettromeccanico, le porte sono dotate anche di guarnizioni perimetrali gonfiabili in grado di garantirne la perfetta tenuta ai gelidi venti del Baltico, alla pioggia nonché ad eventuali “visitatori” a quattro zampe provenienti dal parco circostante.

air lux | Stefan Bruns | System M+ | Germania | Foto: M.A. Alexander El-Jarad

7. Versatilità in una ex scuola di danza | Standard Studio

Come si donano calore ed accoglienza ad un edificio di enormi dimensioni come quello di questa ex scuola di danza? Standard Studio è riuscito nell’impresa grazie all’impiego di una serie di brillanti divisori smart. Uno di essi altro non è che una libreria/porta-televisore pivotante multifunzionale.

Il mobile, realizzato da Brandsing Meubelmakers, esplica la sua funzionalità su entrambi i lati: un lato funge da parete-TV, l’altro da libreria. Su ambo i lati del mobile, due porte a battente fungono da diaframma con l’ampio spazio living da chiuse, nascondendo, invece, la TV una volta aperte. Il mobile pesa circa 250 kg, è alto quasi 2 metri e, da aperto, raggiunge all’incirca i 3,6 metri di larghezza. Il tutto è sostenuto da un sistema di cerniere pivot System 3 di FritsJurgens e da una cerniera superiore con passacavo, sempre di FritsJurgens, che consente di celare alla vista i cavi della TV.

Standard Studio | Brandsing Meubelmakers | System 3 | Paesi Bassi | Foto: Wouter van der Sar

6. Perfetta fusione architettonica | Benerink Architecten

Riuscire a coniugare funzionalità e capacità di farsi tutt’uno con l’architettura circostante – questo è il grande punto di forza di una porta a bilico. In questo progetto firmato Benerink Architecten, la facciata interamente costituita da tre porte a bilico rende la transizione tra esterno ed interno quasi impercettibile.

Le tre porte a bilico, alte 3 metri e ciascuna di peso che si avvicina ai 300 kg, sono costituite da un telaio in legno con vetro a triplo isolamento. Da aperte, le porte si allineano a filo con la tettoia che le sormonta, facendosi parte integrante di un design che trae la propria eleganza da scelte apparentemente logiche; non si tratta di semplici porte aperte ma di un elemento essenziale e dotato di una propria dignità architettonica nel contesto generale dell’abitazione.

Benerink Architecten | Spapen Kozijnen | System One | Paesi Bassi | Foto: Tim Eshuis

5. Un viaggio verso l’ingresso | Porebski Architects

Castlecrag House: il primo “Progetto del Mese FritsJurgens” presentato nel 2021 ha subito tracciato la strada per ciò che sarebbe seguito nei mesi successivi. Un ingresso che brilla di luce propria, sia letteralmente che figurativamente. Celato alla vista dei passanti, l’imponente portone d’ingresso rivestito in rame si intona alla perfezione alla tavolozza architettonica, tanto semplice quanto sofisticata, dell’edificio.

Nel progetto firmato Porebski Architects, l’ingresso all’abitazione è stato immaginato in posizione volutamente defilata rispetto alla strada sovrastante. Tanto più grande è, quindi, la sorpresa che la grande porta rivestita in rame riserva a chi si avvicina all’ingresso dell’abitazione, lungo quel metaforico “viaggio” che, dalla strada, attraversando l’atrio a doppia altezza tappezzato dalla personale collezione d’arte dei proprietari, conduce fino alla destinazione finale, le zone living dell’abitazione.

Porebski Architects | Cumberland Building | Studio TIRAR | System M | Australia | Foto: Peter Bennetts

4. Contrasti contemporanei | KAAN Architecten

Al progetto che occupa la quarta posizione della nostra classifica fa da sfondo una location davvero straordinaria, il Museo Reale di Belle Arti di Anversa. Qui, lo spettacolare connubio tra tradizione e innovazione, tra antico e moderno dà vita a contrasti che solo in luoghi raccolti come questo si possono svelare in tutta la loro potenza.

All’interno del nuovo volume contemporaneo, le porte a bilico contribuiscono in maniera essenziale a plasmare l’identità dell’edificio. Sono venticinque le porte a bilico, una più nascosta e invisibile dell’altra, disseminate lungo le sale del museo. E sono proprio le modalità con cui sono state inserite ed utilizzate nel contesto architettonico che le ospita a rendere le porte a bilico del KMSKA così speciali. Laddove non si reputava opportuno interrompere il percorso museale inserendo una parete, si è optato per il ricorso a porte a bilico capaci di “mimetizzarsi” in maniera pressoché impercettibile nelle pareti che le ospitano. A metterne in risalto la modernità è, inoltre, un’altra caratteristica squisitamente contemporanea: tutte le porte si chiudono automaticamente in caso di allarme antincendio.

KAAN Architecten | System One | Belgio | Foto: Sebastian van Damme / Stijn Bollaert

3. Architettura automatizzata | AUAR

Ad aprire la top 3 della nostra classifica, troviamo un progetto che fa della tecnologia, dell’innovazione e di una chiara visione del presente e del futuro il proprio fiore all’occhiello. AUAR – Automated Architecture si occupa esattamente di ciò che il suo stesso nome suggerisce: “architettura automatizzata”.

AUAR realizza sistemi costruttivi modulari in legno che si avvalgono della robotica e dell’automazione, per dare vita ad abitazioni sostenibili ed economicamente accessibili, contraddistinte da un elevato livello qualitativo e da un design accattivante. Così facendo, l’azienda intende contribuire alla creazione delle infrastrutture sociali e tecnologiche necessarie a rendere tale tipologia abitativa sostenibile ed accessibile in seno alle comunità nelle quali essa opera.

L’assemblaggio delle costruzioni da parte di robot fa sì che esse possano essere realizzate anche in spazi di ridotte dimensioni come, per esempio, nel giardino dietro casa. Questo micro-spazio abitativo è dotato di un portone d’ingresso pivotante in vetro e legno di sequoia alto 2,1 metri e largo 1,5 metri. La ristrettezza degli spazi cui dà accesso fa apparire la grande porta a bilico ancor più imponente di quanto in effetti sia. Inoltre, da aperta, la porta valorizza in modo del tutto naturale l’impatto spaziale del piccolo edificio.

AUAR | System One | Regno Unito | Foto: Studio NAARO

2. La sofisticatezza della semplicità | Gardini Gibertini Architects

Come l’anno scorso, ad occupare il secondo gradino del podio è un progetto che spicca per la sua voluta semplicità. Radicato nel territorio, sofisticato, accogliente. Un manifesto di tipica architettura mediterranea con un occhio attento all’ambiente.

Immersa nel verde delle dolci colline toscane, sulle quali sembra quasi galleggiare, questa casa si presenta alla vista come una sorta di oasi nella vastità del paesaggio che la ospita. Lo Studio Gardini Gibertini Architetti ha progettato questa rilettura in chiave moderna della “casa a patio” di reminiscenza romano-italica, arricchendola di interni dall’atmosfera accogliente e contemporanea. Tutti i materiali utilizzati provengono dall’ambiente circostante o fanno, comunque, riferimento ad esso.

La casa è suddivisa in otto scatole strutturali, collocate geometricamente su una piattaforma di cemento armato e collegate perlopiù tra loro da porte a bilico. Tutte le porte sono accomunate dallo stesso design: altezza 290 cm, larghezza 95 cm, tutte sono provviste delle stesse maniglie. Imponenti e, al contempo, celate alla vista per farsi tutt’uno con gli interni, in questo progetto le porte a bilico si fanno strumento di continuità tra gli spazi interni ed esterni dell’edificio.

Gardini Gibertini Architects | System M+ | Italia | Foto: Ezio Manciucca

1. Una storia di sapienza artigianale e creatività | Fuse Architects e Builders

In fin dei conti, sono le storie che si celano dietro a ciò che ogni giorno vediamo attorno a noi a far sì che luoghi, edifici ed utensili possano prendere vita. E questo è il caso anche per il progetto che, grazie alla sua straordinaria creatività ed alla sua raffinata artigianalità realizzativa, si aggiudica – con pieno merito – il primo posto nella classifica delle FritsJurgens Migliori Porte a Bilico 2021.

Fuse Architects and Builders è un’azienda specializzata nella realizzazione di progetti architettonici di approccio moderno e progressista, nei quali le esigenze del cliente si coniugano, in un continuo dialogo, con il design, il contesto urbano e l’ambiente naturale. Difficile, se non impossibile, fornire una descrizione più calzante delle porte a bilico che occupano il gradino più alto della nostra classifica. Il connubio di creatività, sapiente utilizzo dei materiali, ed eleganza, le rende un’opera d’arte che lascia a bocca aperta.

Il cuore della porta è costituito da un’anima alveolare di peso ridotto. Su di essa, si innesta un rivestimento in rovere bianco spazzolato a filo, che conferisce alla porta uno spessore totale di 165 mm ed un peso di circa 270 kg. Attraverso l’impiego di due diverse tonalità di rovere, grigio scuro per la terra e grigio chiaro per l’oceano, e l’accostamento di diverse forme, Architectural Millwork and Design ha voluto ricreare su questa porta realizzata su misura una sorta di mappa della baia in cui sorge l’abitazione, quella di Monterey, California. La mappa mostra anche la precisa ubicazione della stessa porta indicata da un segno intarsiato in oro nella parte bassa dell’anta, un collegamento tra design e ambiente naturale che racconta una storia nella storia.

Fuse Architects and Builders | Architectural Millwork and Design | System M | Stati Uniti | Foto: Jesse Beer

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